Oggi la lana è spesso considerata dal mercato come un semplice scarto di produzione. Per affrontare questa problematica, è nato il progetto Wool2Resource, che promuove il biochar in agricoltura trasformando gli scarti di lana in biochar, ovvero carbone bio, e contribuisce allo sviluppo della multifunzionalità agricola. In ottica di economia circolare il progetto si occupa di migliorare l’agricoltura, anche in zone aride o poco fertili, riducendo al tempo stesso la concentrazione di CO₂ presente in atmosfera. Wool2Resource è supportato dalla tecnologia blockchain, che garantisce trasparenza e tracciabilità, contribuendo a contrastare il cambiamento climatico e generando un impatto positivo sia sull’ambiente che sul settore agroalimentare.
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Wool2Resource: un progetto di sostenibilità per l’agricoltura
Il progetto Wool2Resource si propone di trasformare gli scarti di lana, considerati spesso un rifiuto, in biochar, un materiale che migliora la qualità del suolo e promuove un’agricoltura più sostenibile. Questo approccio non solo valorizza un sottoprodotto naturale, ma contribuisce anche a ridurre l’impatto ambientale, combinando la tradizione con l’innovazione. Attraverso la collaborazione tra enti di ricerca e aziende, il progetto crea una filiera locale che risponde alle sfide della salvaguardia ambientale e dell’economia circolare.
Il biochar in agricoltura per un futuro più sostenibile
Il biochar, letteralmente il carbone bio, è un materiale ottenuto dalla pirolisi di biomasse, come legno o scarti vegetali, in un ambiente a basso contenuto di ossigeno. Grazie alla sua struttura porosa, è in grado di:
- aumentare la ritenzione idrica nei suoli, riducendo la necessità di irrigazione;
- migliorare la fertilità del suolo, trattenendo i nutrienti essenziali per le piante;
- sequestrare il carbonio, contribuendo alla lotta contro il cambiamento climatico.
Il progetto Wool2Resource esplora le potenzialità del biochar in agricoltura, testando il materiale in contesti reali dove il suo uso può fare una grande differenza. Dopo la presentazione ufficiale del 24 luglio 2024, è ora in corso la fase della sperimentazione sul campo.
La blockchain per l’economia circolare nel progetto Wool2Resource
Un aspetto chiave del progetto Wool2Resource è l’uso della blockchain integrata da EZ Lab. Nello specifico, grazie alla blockchain è possibile garantire trasparenza e tracciabilità lungo l’intera filiera, dalla trasformazione della lana in biochar fino al prodotto agricolo finito e commercializzato. Questo approccio valorizza l’intero ciclo produttivo, promuovendo una gestione più sostenibile e circolare delle risorse.
La blockchain svolge un ruolo cruciale nel progetto Wool2Resource, garantendo trasparenza e tracciabilità lungo tutta la filiera, dalla trasformazione della lana in biochar fino al suo utilizzo in agricoltura e al prodotto finito e venduto. In questo modo, è possibile monitorare ogni fase del processo, valorizzando lo scarto di una filiera per renderlo una risorsa preziosa in un’altra. Grazie alla blockchain, il progetto promuove un’economia circolare efficiente e affidabile, che non solo sostiene l’agricoltura in aree aride e poco fertili, ma contribuisce anche alla riduzione della CO₂ atmosferica, con un impatto positivo a lungo termine.
Massimo Morbiato, CEO & Founder @EZ Lab
I benefici della biochar in agricoltura
Ad oggi il biochar in agricoltura non è più solo un’idea, promuove una vera e propria visione di agricoltura più sostenibile, in grado di contrastare i cambiamenti climatici attraverso soluzioni innovative e basate su materiali naturali.
Riassumendo, i risultati attesi dal progetto Wool2Resource sono:
- ridurre gli sprechi trasformando la lana in biochar e riutilizzandola in agricoltura;
- migliorare la qualità del suolo, contribuendo alla crescita delle colture;
- sequestrare CO₂ e ridurre l’impatto delle emissioni di gas serra;
- promuovere l’economia circolare e l’utilizzo di risorse naturali in modo ottimale.
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Con Wool2Resource, la circolarità è il futuro: dalla lana un nuovo ciclo per l’agricoltura.